Tutto l'amore del mondo

Capitolo XV- La giostra degli adii

 
Concentrarsi… doveva… continuare a concentrarsi…

Anche se non sapeva per quanto…

Anche se il tempo, nel mondo dove Tara era, non aveva senso…

E potevano già essere passate otto ore.. o otto giorni…

O otto secoli…

E il mondo poteva essere finito…

E poteva essere rimasta solo lei…

Scacciò i pensieri dalla mente, lasciando che il flusso della magia scorresse nelle sinapsi più profonde, negli angolu più nascosti della sua mente…

Concentrandosi su quel freddo fluire dal suo corpo verso l’esterno.

Verso il mondo.

Per creare l’inganno, l’illusione che Faith fosse ancora dov’era stata negli ultimi anni…

Non sentiva più le estremità… ma non aveva importanza…

Quelle erano le prime parti a perdere sensibilità, per l’uso prolungato della magia…

Willow…

Perché non l’aveva chiamata, quando poteva ancora farlo?

Perché aveva permesso all’orgoglio di avere la meglio… sul desiderio di parlarle… di dirle… che non ce l’aveva con lei per ciò che aveva fatto… che l’aveva perdonata da così tanto tempo…

E che l’amava… come la prima volta che l’aveva vista…

Il desiderio… di salutarla…

Forse… di dirle addio…

Sentì una lacrima scenderle sulla guancia. Ed evaporare per effetto della magia.

E per l’ennesima volta scacciò i pensieri.

Per concentrarsi… per alimentare con la sua forza il flusso dell’inganno. Mentre il cuore in petto era alleggerito da un solo pensiero .

Si sarebbero ritrovate, lei e Willow, se il mondo fosse finito… e allora avrebbe potuto abbracciarla ancora…



Faith rise. E fu contenta che Wesley non fosse un vampiro… o un demone, o qualsiasi cosa con orecchia più fini di quelle di un uomo…

Perché se lo fosse stato avrebbe sentito il suo cuore battere forte, mentre rientravano nuovamente all’Hyperion, spinto a forza dalla risata di lui.

Perché se lo fosse stato avrebbe leto in quel battito qualcosa che non doveva essere letto.

Perché si era innamorata…

E solo il pensiero era così folle che la terrorizzava, facendole venire voglia di urlare con quanto fiato aveva in gola.

Si era innamorata. Come una stupida quindicenne.

In un giorno e poche ore. Dopo che aveva pensato che non avrebbe mai più amato nessuno.

Dopo Angel… e il suo malinconico amore…

Mentre quello che provava adesso era come un fuoco d’artificio. Come un ‘esplosione di luce. Come le risate folli di un bambino.

Come le sue, mentre spalancava la porta ed entrava nell’atrio, scotendo i capelli.

Ed era felice. E con la mente mandava a farsi fottere qualunque bastardo avesse deciso di far finire il mondo, perché quelle risate non gliele avrebbe tolte.

E anche quando l’avessero ribattuta in progione quelle risate le avrebbero chiuse insieme a lei.

E avrebbe continuato a ricordare quell’assurdo momento di follia… su una panchina dipinta di fresco… imbrattata come una bambina… mentre spingeva Wesley a sadere e saltava sulla sue ginocchia.

E tutti e due cominciavano a ridere, per non riuscire più a smettere.

E lui le era sembrato così giovane… così dispertamente giovane, con i capelli scompigliati dal vento e la barba di due giorni sul mento e sulle guance, che Faith avrebbe voluto accarezzare.

E si era chiesta come cavolo avesse fatto… a non innamorarsi prima…

E cosa sarebbe accaduto… se invece lo avesse fatto…

Tirò dentro Wes, voltandosi e continando a ridere.

Godandosi quel piccolo momento, e i battiti del suo cuore… senza pensare che erano finite… quelle quattro ore rubate…

“Oh, Dio…”Ansò Wes, togliendosi gli occhiali per asciugare le lacrime di ilarità che gli brillavano negli occhi. “ due minuti ancora e soffoco…”

“Pensa a quell’idiota!” Lo provocò Faith.” Che si è visto entrare nel locale sei galline!”

Wesley si piegò letteralmente su se stesso.

“Tu hai.. tu hai…” Ansò, combattendo le risa. “ provocato danni per migliaia di dollari …”

“Bè, eravamo troppo sporchi per il suo locale?! Ora il suo locale è troppo sporco per noi! E poi erano in gabbia..”Continuò, prendedo a girare su se stessa.” E nessuno dovrebbe stare in gabbia!”

Si fermò, non sentendolo più ridere. Per scoprire i suoi occhi su di lei. Per scoprirsi ancora una stupida quindicenne.

“Faith… !” Cominciò Wes, ma lei lo prevenne, allungando le mani.

“Noo! Non accetto discorsi seri da uno coi pantaloni a strisce verdi!”

“E se andassi a casa a cambiarmi?!”

“E se…”Faith mise le mani nelle tasche dei Jeans che Wes le aveva prestato il giorno prima, allargandoli enfaticamente.” Ti riprendessi questi?”

“Anche quelli sono a strisce verdi!”

Faith rise di nuovo, ma ormai l’atmosfera era spezzata.

“Allora…”Mormorò.” Salveremo il mondo a strisce verdi…”

Tacquero entrambi, guardandosi, fino a che l’imbarazzo non fu infranto dall’improvvisa comparsa della testa di Buffy, che sbucò oltre lo schienale del dovano, arruffata e platealmente confusa.

“Oh…”Esclamò, balzando in piedi.” Io…”

Faith vide lo spolverino di Spike caderle ai piedi, ripiegandosi su se stesso, e parva che anche Buffy lo vedesse per la prima volta.

Lo fissò, senza chinarsi a prenderlo. Come se potesse dirle qualcosa che non sapeva.

Dov’ era Spike… ad esempio…

“Buona… sera!” Esclamò Wesley.” Vuoi del caffè?”

“Sera?” Borbottò lei.” Che ore sono? Dove sono tutti?”

“Sono le otto…”Rispose Faith per lui.” … e tutti sono… un po’ ovunque credo… non lo so… noi eravamo fuori…”

La ragazza si passò una mano fra i capelli… e, a proposito, avrebbe dovuto mandare un cesto di frutta a chi le aveva ridotto così la testa… un grosso cesto di frutta! … e dopo un attimo si allontanò verso le scale.

“Grazie del saluto!” Sputò Faith.

Guardò Wesley, chinandosi per raccogliere lo spolverino di Spike e appoggiandolo con gentilezza sul divano.

“Ma tu non ti arrabbia mai?!” Esclamò , scivolando a sedere.

“Lo sai che mi arrabbio… “Rispose lui, sedendo al suo fianco.” Ma… con Buffy?! Servirebbe forse a qualcosa?!”

Lanciò uno aguardo al piano di sopra, sospirando.

“A te…” Mormorò lui dopo un attimo. “ è sembrato molto straordinario, vero?!”

“Chi?!”

Wes scosse le spalle.

“Lui… Doyle…”

“Oh… non lo so… io… so a mala pena chi fosse…”

“Voglio dire… tornare addirittura dall’aldilà per aiutare Angel…

Io… al massimo… apro un vocabolario…”

Faith sgranò gli occhi, voltandosi stupita a guardarlo.

“Ehi,”Esclamò.” E questo cos’è? Non sarai geloso di Doyle?!”

“Geloso?” Wesley sorrise, ma il suo sorriso era molto diverso ora.” Di un uomo che è bruciato vivo per salvare i sui amici… e una maciata d’altri che non aveva mai visto prima?! No, io… non direi geloso…”

“E allora?”

“Non lo so… ma Angel non parla mai di lui e Cordleia… quando lo fa soffre ancora così tanto…

Lui è stato subito una… presenza… un ‘essenza attorno a loro… così forte… così positiva… che certe volte mi sembrava quasi che mi soffocasse.

Specialmente nell’altro ufficio…

Ogni cosa che vedevo… che toccavo… l’aveva toccata lui…

Il posto a tavola che occupavo… era il suo…

E una parte di me ha sempre pensato di essere solo… quello che stava dove avrebbe dovuto esserci Doyle… Io… non so se…”

“Oh, capisco, capisco eccome…”Faith allungò la mano, sfiorando leggermente quella di lui.” Solo che io… lo provavo per Buffy…”

Lo vide girarsi, aggrottando leggermente la fronte.

“Per… Buffy?!”

“ Ah ah…”

“Okay. Questo mi fa vedere tutto da un ‘altra prospettiva!”

Si alzò, sospirando profondamente.

E Faith seppe che erano davvero finite, quelle ore rubate.

“Ora credo davvero che andrò a dare il cambio a Giles, mentre tu…”

“Da brava bambina ma ne andrò a dormire…

Senz fare danni e senza prendere nessuno a cornate! Parola di scout!”

Di nuovo, Wesley sorrise, e per Faith fu un supplemente di paradiso.

“Wes…”Lo chiamò. Ma quando lui si volse le parole si rifiutarono di uscirle dalle labbra.

“Niente…”Mormorò piano. E sebbene ci fossero mille motivi perché lui non sapesse nulla, non riuscì ad impedirsi di guardarlo.

E di mormorare nel suo cuore, mentre andava via: “ Mi sono innamorata di te…”



“Will, no,… non fareste nemmeno in tempo ad arrivare…”

“Ma è colpa mia… dei miei problemi con la magia… o sarei li con voi… sarei con Tara… e invece… non posso neanche… dirle ciao…”

Buffy sentì il pianto nella voce dell’amica, e si sforzò di rendere la sua voce ferma, tranquilla… falsa…

“Le dirai ciao quando tornaremo, Will, okay?!

E poi… non è stata colpa tua… è Giles che ha dciso… e fra poco qui ci sarà tanta gente da formare un esercito! Ce la caveremo, vedrai… come sempre…”

“Come sempre… “Ripetè piano Willow, e nemmeno volendo avrebbe potuto suonare meno convinta.

“Will, passami Down, ora… non ho moltissimo tempo…”

Strinse fra le dita il cavo del telefono, mentre l’amica si congedava piano, quasi in silenzio. E non era difficile immaginare il tormento, e il senso si impotenza che dovevano bruciarle dentro.

Si guardò attorno, nella stanza vuota.

E quello stesso tormento lo provò anche lei,. Quando si aspettò di vederlo comparire da un qualunque anfratto… e invece… lui non lo fece…

E invece… Spike non c’era… e Buffy non sapeva dove fosse… e questo la spaventava più di quanto non volesse ammettere.

“Buffy?!”

Si scosse, rendendosi conto di non aver ascoltato ciò che sua sorella diceva.

“Dawn!” Esclamò.” S… si…?!”

La sentì esitare, ma non ci furono caustiche risposte sulle sue labbra.

“Dave essere proprio grave…”Mormorò invece.” Se prima mi chiama Spike e ora anche tu…”

“Spike?! Spike ti ha chiamata?! E cosa ti ha detto?!”

“Ah… be… di non cacciarmi in casini troppo grandi per Xander e … anche se al suo ritorno scopre che taccheggio ancora mi insegna a rapinare banche… che almeno ne vale la pena!

Sembrava… che dovesse morire… “

O che non dovesse tornare…

Forse… perché ora aveva un ‘altra casa… e un ‘altra famiglia…

Deglutì, rifiutando quei pensieri.

Spike detestava Angel. Spike… non l’avrebbe mai lasciata per stare con lui… Spike non ne aveva ragione…

“Difficile…”Mormorò amaramente.” Dal momento che è già morto…”

“Ma tornerete?

Tornerete tutti e due, non è vero, Buffy? Non ci saranno sacrifici per salvare il mondo e… e portali, e…”

“Down ti prego…”

“Vorrei… che non mi avessi chiamata…

A che serve che mi diciate ciao… se andate a farvi ammazzare?!

Preferisco… non sapere niente!”

Buffy tacque, guardando il filo fra le sue dita. E si chiese se davvero stesse andando a farsi ammazzare.

E anche se era accaduto così tante volte sentì un brivido di paura attraversarle la schiena. Quella paura che, secondo Spike, avrebbe dovuto mantenerla in vita.

Un brivido freddo. E la voglia di gettare tutto al vento, che aveva provato tante volte.

E quella… di abbandonarsi fra le braccia di Spike… che non aveva mai ammesso…

“Mi dispiace, Dawn…”Mormorò.” Ma forse ero solo io… che avevo bisogno di sentire te… volevo dirti…”

“Torna a casa”L’interruppe lei.” Per favore, Buffy… dimmelo a voce…

Non mi lasciare sola un ‘altra volta…”

Per un istante tacque, e quando parlò di nuovo, la voce di Dawn era così esitante…

“Per favore, Buffy,”Mormorò.” Vorrei… salutare Angel…”

Strinse le labbra. Mentre il suo cuore si chiudeva.

E quello che pensava nel sentire il suo nome era così diverso da ora.

Il padre di Spike…

La sua… anima gemella…

Che aveva un anima… un ‘anima umana…

Ed era figlio dell’uomo che aveva amato…

Era… diverso, ora? Ora che sapeva che Spike aveva un ‘anima… e che era figlio di Angel?

Spike… era una persona diversa, ora?

E dove avrebbe portato tutto questo?

Ad allontanarla da lui, oppure…

Sentì il suo cuore accelerare i battiti, e di nuovo si accorse di non aver sentito le ultime parole di Dawn.





Buffy era appoggiata allo stipite della porta, con le braccia incrociate sul petto e gli occhi rivolti all’interno.

Verso Angel. Senza realmente vederlo.

Lo controllava. Controllava ciò che diceva a sua sorella… o almeno questo era ciò che avrebbe voluto fare.

Ma Giles non credeva che nelle sue attuali condizioni fosse in grado di ascoltarlo.

Erano successe troppe cose. E Buffy non aveva ancora avuto il tempo di assorbirle.

Lui… non aveva avuto il tempo di assorbirle.

E, forse, non lo avrebbe mai avuto.

Si avvicinò, e la vide voltarsi verso di lui, le labbra strette in una linea sottile. Con il terrore negli occhi per ciò che le avrebbe detto.

“So quello che vuoi dirmi…”Mormorò infatti, allontanandosi di un passo dalla porta.

“Davvero?” Giles sollevò le sopracciglia.” Non credo proprio…”

“Giles…”Le vide lanciare uno sguardo ad Angel, come per accertersi che non udisse.” Mi… mi dispiace… per tutto…

Per me… per Spike…

Tutto è precipitato dopo che sei andato via… mi sembrava che mi girasse attorno il mondo… che corresse come un pazzo e io…

E lui mi ha sempre… capita… è sempre riuscto a comprendere ciò che avevo dentro in un modo inspiagabile…

Giles, io… non volevo… io pensavo persino che ci fosse un demone dentro di me, a farmi agire così…”

“Gli altri lo sanno?!”

“No! No, certo! Cioè… solo Tara… ma è… stato un caso… “

Bene… almeno erano state in due a tenerlo all’oscuro… e non in cinque…

Abbassò gli occhi per un attimo, sentendosi stranamente… calmo…

Oh, la rabbia c’era stata, e molta.

E la voglia di spaccare ogni cosa, e di impalettare Spike, e Angel, e chiunque avesse a che fare con quella storia.

E di scotere Buffy fino a farle male.

E di dirle che non era giusto…

Che lui le aveva dato tutto… aveva messo in gioco tutto per lei… aveva rinunciato a tutto quello che era la sua vita…

Perché lentamente, inesorabilmente, quella ragazzina era diventata il centro del suo molto…

E non era giusto che in cambio non avesse nemmeno un soffio di rispetto…

Non era giusto che continuasse a mentirgli, e a nascondergli le cose, e a considerarlo scontato come il vecchio zio Rupert, chiuso nella sua casa di legno in attesa che qualcuno gli facesse visita.

Come una vecchia scopa appoggiata alla parete della cui esistenza tutti si dimenticavano…

Ma impegnare la mente nel salvare il mondo, e vedere consumare davanti ai suoi occhi il dramma di quei due uomini, di quei due vampiri con le mani sporche di sangue, che avevano pianto davanti a lui, aveva sbollito gran parte della sua rabbia.

E quattro ore nel locale della caldaia, da solo, con Drusilla che batteva incessantemente la testa contro la parete di metallo aveva fatto il resto.

Facendolo sentite una pedina in un gioco più grande di lui… proprio ciò che anni prima più lo avrebbe mandato in collera, e che adesso, invece , aveva avuto il potere di farlo scoppiare a ridere.

E poi… era assurdo avercela con Buffy perché andava a letto con Spike, quando tra poche ore, con ogni probabilità, nessuno di loro sarebbe più esistito! Come era assurdo prendersela perché se n’era andato per farla camminare da sola, per impedirle di attaccarsi troppo a lui… e ora scoprire che quella stessa dipendenza l’aveva sviluppata verso un ‘altro… anche se non lo avrebbe mai ammesso.

Dopo, forse, se avesse conservato le ossa intere…

E intanto, Buffy lo guardava, e aspettava la sua reazione.

E Giles si chiedeva se non l’avesse spezzato lui quel filo di fiducia che li aveva uniti, il giorno del suo Cruciamentum…

“Bè…”Mormorò, sentendosi esausto.” Ora sappiamo perché… non riuscivi a resistere…”

Buffy dilatò leggermente gli occhi, smarrita. Persa in un gioco le cui regole erano state appena invertite.

“Anime gemelle…”Sussurrò piano.

Senza guardarlo. E dopo un attimo sollevò gli occhi. Quegli occhi che non erano da bambina, ma che non sarebbero mai stati adulti.

“Ho paura, Giles…”Continuò. “ ho paura che il mondo finisca e tutto resti così… sospeso…”

Istintivamente, lui allungò una mano, stringendo forte le dita della ragazza. Impedendole di sfuggire ai suoi occhi.

“No, Buffy…”Disse, deciso.” Tu non hai paura che il mondo finisca, non è questa la cosa pericolosa… tu hai paura di cosa accadrà… se il mondo non finisce…”





Kate si era rifugiata nello studio di Wesley, per sfuggire al caos che nel giro di un ‘ora si era creato nella Hall, e non le era importato che la considerassero asociale, o credessero che se n’era andata per via della natura di molte delle creature dell’altra stanza.

Aveva aiutato.

Aveva spiegato piani, distribuito armi… ma quando era mancato così poco aveva desiderato il silenzio relativo di quella stanza che una volta era stata di Angel. E aveva desiderato poter passare ancora un minuto con lui…

Ma questo… era impossibile…

Lo aveva appena intravisto dopo che l’aveva lasciata per parlare con Doyle. Sapeva che si era incontrato con Spike, e che sembrava più sereno… ma non aveva nemmeno fatto in tempo a capire se lo era davvero.

Tutto era accaduto così in fretta…

L’arrivo degli altri, l’organizzazione, la difficoltà di far convivere sepur per così poco tempo gente così diversa…

Fino a che non le era sembrato di scoppiare, e aveva deciso di rubare un momento…

Aveva riordinato senza pensarci nemmeno, automaticamente, come se quella fosse la sua vecchia scrivania alla centrale.

E ora finiva di leggere, e sollevava il volto, fissando assente la porta, nel momento stesso in cui Angel l’apriva per entrare. Come… come se fosse stato chiamato dal suo desiderio…

Quello… quello non glielo aveva detto…

“Kate, “ Esclamò, la mano poggiata alla maniglia.” Ti avevo persa… sai… sai dov’è Spike?!”

Kate aggrottò la fronte, e anche le sua risposta fu automatica.

“Giù… l’ho visto scendere al locale delle caldaie…”

“Da Drusilla…”Angel si voltò, ma non fece in tempo a uscire.

“Quante volte dovrà mandarti a quel paese” Esclamò Kate.” Prima che lo lasci vivere?!”

Angel si voltò di nuovo, la fronte aggrottata. Mentre lei continuava… e si chiedeva… quanto ne avesse il diritto…

“E’ difficile per lui…”Mormorò.” Ma tu non puoi… prenderlo in braccio e portarlo fino a che sulla strada non ci saranno più curve! Non puoi impedire a Buffy, e a Drusilla, e al mondo, di ferirlo… e non puoi sciogliere i suoi nodi…

Che cosa avresti fatto se tuo padre fosse corso a riprenderti ogni volta che ti avvicinavi al pericolo?”

“Sarei… vivo…”Rispose piano lui, e Kate abbassò gli occhi, sentendosi all’improvviso così stanca… e così stupida…

“Mi dispiace…”Angel attraversò la stanza, andandole vicino, e sfiorandole la guancia con la sua carezza. “Dio, Kate, io… non so cosa mi succede…

Forse…”Lo sentì deglutire. Ed ebbe paura.” Dovrebbe… finire tutto così… io… riesco solamente a farti del male…”

“Non vorrei che fosse diverso…” Rispose piano lei. “ non vorrei che mi mentissi, o mi proteggessi… o cercasi di recitare un ruolo con me… non voglio che tu sia perfetto con me…

stare insieme… non è questo…”

“Non sono mai stato perfetto con te, Kate… non ci sono mai riuscito… non so perché, ma… tu riesci a … farmi essere… me… in un modo in cui non è mai riuscito nessuno… e questo mi fa sentire libero, e contemporaneamente… lo odio…

Ho paura di quello che potrei farti, Kate… e non come vampiro… ho paura del mio… egoismo… di questa cosa che mi fa desiderare di chiuderti in una gabbia e non lasciarti mai più uscire… e ho paura di amarti troppo…

Ho paura che l’essere dentro di me venga alla luce e ti voglia, e ho paura… di tutto…

Forse per questo non ti ho più cercata…”

“Non ci siamo più cercati perché siamo due creatini!”Sbottò Kate. Sollevò le braccia, prendendogli il volto fra le mani.” E per quanto riguarda la paura, dimmi il documento da firmare!

Però… aggiungici la postilla che il mondo potrebbe finire in un ‘ora…e noi siamo qui a parlare di paure e rinunce… invece di baciarci…”

“Due cretini?” Ripetè Angel sorridendo.

Kate annuì.

“Dove devo firmare?” Mormorò, stringendogli le braccia alla nuca, mentre con passione rispondeva al suo bacio.

Ancora ed ancora…

Fino a che seppe di stare soffocando. E seppe che non le importava …

Fino a che Angel non cominciò a ricoprirle il volto di piccoli baci…

E fino a che Wesley non aprì la porta.

“Lo sapevo!” Lo sentì uggiolare Kate, e prima ancora di vederlo, sentì Spike ridere.

Mentre, davanti a lei, Angel si passava la mano fra i capelli, così imbarazzato da farle chiedere perché non l’avesse scaraventata al di là della scrivania.

“Wes…”

“Riprenditela questa stanza…”Ansò lui .” se proprio ti piace tanto!”

“S… Spike…”

“Calmati!” Esclamò il vampiro entrando nella stanza. E per la prima volta da quando tutto era cominciato, sembrava… sereno… e non c’era niente di malizioso nel suo divertimento. “ Puoi anche evitare di prenderti a Ciliciate! Non hai sconvolto l’innocente bambino, e giuro che non mi darò alla castità perenne per aver assistito a questa scena!

Ciao Kate!” Esclamò, inclinando la testa oltre le spalle di Angel.

Kate aggrottò le sopracciglia quando lo vide avvicinarsi, e cominciare a girarle intorno.

“E’ inutile che annusi!” Esclamò.” Mi sono strofina da scuoiare un maiale, per cui non azzardarti a dire che puzzo come un bordello francese!”

“Noo…”Spike ghignò. “infatti adesso odori … come una prostituta francese!”

“Ahhh” Kate sollevò gli occhi, esasperata. “ andiamocene! Qualunque “cosa” ci sia lì sotto non potrà avere una lingua come la tua!”

“Puoi giurarci, amore…”

“Ma probabilmente sa usarla meglio!”

“Non cominciare frasi di cui non vorresti sentire la fine…”

“Non darti meriti che non potresti provare!”

“Breack!” Urlò quasi Wesley.” Che ne dite... salviamo il mondo?!”

“Mm…” Spike scosse le spalle.” Si può fare… ma non raccontatelo in giro… ho una reputazione da mantenere, io… “

Si avviò alla porta, e non si accorse del modo in cui Kate aveve preso il braccio di Wesley, chiedendogli con gli occhi di restare. Anche perché un attimo dopo, Angel lo raggiunse sulla porta.

“Spike…”Mormorò.” Che cosa è successo con Drusilla…?”

L’altro si voltò, assolutamente tranquillo.

“Oh… niente… l’ho solo mandata a farsi fottere! Altro… nanny?!”

“Si…”Angel sollevò la testa, serio, ma c’era stato un sospiro di sollievo sulle sue labbra.” Non voglio che alla mia ragazza sia dato della prostituta…”

“Cosa?!” Spike aggrottò la fronte.” Nessuno può dare della prostituta a Kate! “

Uscì dalla stanza, scotendo con violenza la testa, e Kate lo sentì borbottare qualcosa come “ qualcuno deve solo provarci…”, ma non ne fu sicura, perché in quel momento Angel si voltò verso di loro, e si accorse che restavano fermi.

“Che succede?!” Mormorò, avvicinandosi.

La guardarono entrambi, mentre kate si tendeva sulla scrivania, per tirare verso di se il testo della profezia.

“Non volevo leggerla… “Mormorò.” Ma … semplicemente… l’ho fatto…”

Angel la fissò, senza capire.

“Non te l’ho detto…”Mormorò.” Non l’ho…”

“Angel, va bene! Non ho mai preteso la cronologia della tua vita giorno per giorno!

Volevo solo sapere… se vi siete resi conto di una cosa…” Voltò il grosso blocco su cui Wesley aveva ordinatamente tradotto la profezia.” Qui si parla… di un vampiro con l’anima… destinato ad avere un ruolo fondamentale nella fine del mondo…”

“Esatto…”Confermò Wesley.” E sempre che la mia traduzione sia esatta il vampiro con l’anima , alla fine… diventerà umano…”

“Dove avete trovato la profezia?!”

“Alla W e H “Rispose Angel.” Quello è… il motivo per cui non mi hanno mai ucciso…”

“Loro non sanno che ruolo avrà Angel” Continuò Wes.” E non vogliono rischiare di uccidere qualcuno che … bè… potrebbe anche dar loro una mano! Per questo l’anno scorso hanno così penato per far tornare Angel quello di un tempo…”

“Per questo…”Kate passò un dito sulla pagina bianca, prima di sollevare gli occhi.” E se si fossero sbagliati? E se si fossero sempre sbagliati?!”

La fissarono, come se fosse stata pazza. E per un attimo si sentì così anche lei.

Una pazza che metteva il naso in cose troppo grandi.

Ma non poteva non dire ciò che pensava.

“ La W e H ha un intero archivio su di te… anno per anno. Tutto ciò che hai fatto è stato spiato e catalogato… e questo perché tu sei il vampiro con l’anima… il vampiro che avrà un ruolo cruciale nella fine del mondo… che potrebbe evitare l’apocalise…

Ma… Angel… quello che loro a quanto pare non hanno mai saputo… è che tu non sei l’unico vampiro con l’anima…”

Lo vide sgranare gli occhi, e dischiudere leggermente le labbra. Mentre le implicazioni delle sue parole gli sfrecciavano nel cervello, veloci come proiettili.

“Spike…”Mormorò.” Tu credi…”

“Amore mio… io non lo so… è già molto che non mi metta a urlare per la confusione…

Ma so che qui si parla di un vampiro con l’anima… e Spike ha un ‘anima…

Un ‘anima di cui nessuno, a parte Drusilla, è mai stato a conoscenza… e che ci è voluto un inviato dal Cielo e un demone di un ‘altra dimensione per scoprire…

Non c’è nessuna ragione per cui il vampiro della profezia non possa essere Spike…”

“Madre di Dio…” Sussurrò Wesley piano.” È vero… e sarebbe…

Certo…

Far nascere il Tro-clans… colui che salverà o distruggerà il mondo… e poi… permettere che sia portato via a suo padre… al suo protettore… e che diventi un vampiro…

Un mostro fra i mostri… un assassino che dovrebbe volerla la fine del mondo…

Quale… modo migliore… per proteggerlo?!”

“Proteggerlo?!” Angel si voltò di scatto verso Wesley.” Mio figlio ha sofferto! Mio figlio ha patito le pene dell’inferno in terra! E questo è proteggerlo?”

“Ma non è stato mai scoperto! I demoni che volevano mangiarlo da neonato lo hanno ignorato! Le sette che lo volevano come re non lo hanno mai considerato! Tutti i nemici che potevano attentare alla sua vita non lo hanno mai cercato! La W e H che invece perseguita te non ha mai nemmeno considerato la sua esistenza… nessuno è mai andato a cercarlo per catturarlo, o per renderlo oscuro… perché… lui era già oscuro… lui era… uno delle migliaia di vampiri sulla terra…

Fino a che non si fosse riunito a te… nel posto dove da sempre doveva essere…

Avrebbe senso, Angel… “

“Farlo morire…” Sussurrò piano il vampiro.” Per proteggerlo…

E’ questo che ho dato a mio figlio… un destino come il mio… di guerre e dolore… per compiere una missione che non ha chiesto?!”

“Gli hai dato la vita…”Mormorò piano Wesley.

“E l’amore…”Kate allungò la mano, posandola sul cuore di lui.” E anche… un carattere tutt’altro che facile… ma questo credo che si accomoderà… col tempo… “

“Oh…” Esclamò Wes.” Quello può averlo preso da Darla…

“No…” Angel guardò Kate negli occhi, e un leggero sorriso gli sfiorò le labbra.” Quello era il mio carattere… prima…” Si voltò verso il suo amico, serissimo.” Se chiedessi a Spike di restare qui … temo che mi taglierebbe la testa…”

“Giuraci!”

“Wes… Kate… non deve saperlo nessuno… nessuno deve sapere che Spike ha un ‘anima… nessuno… “ Chiuse per un attimo gli occhi.” Nessuno deve sapere che è mio figlio… anche se significa…”

“Allontanarlo da te…”

Kate lo vide annuire.

“Si… “

“Angel…” Wesley gli posò gentilmente una mano sul braccio, costringendolo a guardarlo.” Un’ altra cosa non abbiamo considerato…

Se Spike è il vampiro della profezia… se non sei tu…

Allora sarà lui… a diventare umano…”