Tutto l'amore del mondo

Capitolo XIII- Le ultime nove ore

 
Nove ore.

Solamente nove ore.

E poi, forse, sarebbe stata la fine.

In un modo che Wes non riusciva neanche a immaginare.

E del resto, quando mai qualcuno avrebbe potuto immaginare la fine del mondo?

Il lungo tormento aveva detto Cordelia … e ne lei ne Doyle avevano “ potuto” dare altre spiegazioni, sebbene per due ragioni diverse.

Abbassò gli occhi, guardando i pochi gradini scorrergli sotto.

Nove ore.

Nove ore che sarebbero passate troppo in fretta, e che sarebbero state le più lunghe dio tutta la sua vita…

Ora che tutto era stato preparato…

Ora che tutto era deciso e che si poteva solo… aspettare…

Troppe… solo per aspettare…

“Ciao…”Mormorò piano.” Ti do il cambio per un po’…

Tu puoi riposare se vuoi… o farti una doccia…”

Ai suoi piedi, immersa nella semi oscurità della stanza, Faith lo guardò in silenzio, le ginocchia strette al petto e il viso pallido, che aveva sollevato sentendolo venire.

Bellissima. E con quella vulnerabilità negli occhi che per tanto tempo aveva pensato di avere solo immaginato.

“oppure… puoi mangiare qualcosa… o… guardare la tv… o se vuoi… parlare con Angel o… Faith… perché mi stai guardando così?!”

La ragazza inclinò il capo di lato.

“Così come?!” Mormorò.

“Come … se mi vedessi… per la prima volta…”

“Di chi sarà il sangue stanotte? Di chi scorrerà?!…”Wesley volse il capo, fissando cupamente la caldaia. “ Sento il sangue fra le labbra… lo sento sul mio seno… sento ogni stilla di sangue che sarà versato…”

“Mi fa uscire di senno…” Sbuffò Faith, squotendo il capo.” È da un ‘ora che non fa che parlare… e anche se la prendo a pugni ricomincia sempre a farlo… “

” Sento il sangue del mio bambino… e della bestia … lo stesso sangue.. versato per la stessa donna… ancora… e ancora… sento sangue pulito come neve… sulle mani del mio bambino…”

“Resto io qui…”Ripetè Wesley.” Davvero… “

“Nah… lascia perdere… tanto non riuscirei a dormire… e poi a stare sola mi metterei a pensare di più… qui almeno c’è la matta che mi distrae …”

“Più che distrarti, direi che ti deprime …”

“Oh, al momento è anche allegra…”

“Sento il sangue della strega sul pavimento della tua casa… e sento il tuo… il tuo sangue… sento il vostro sangue che si mischia… come in un amplesso…”

“Vuoi stare zitta!” Esclamarono all’unisono. E dopo un attimo si guardarono, e si ritrovarono a sorridersi. E poi ad abbassare gli occhi, imbarazzati come due ragazzini.

E dopotutto… non era questo lei…? Una ragazzina, con cui la vita era stata troppo dura…

“Tu…”Cominciò, schiarendosi la voce.” Ci… servi in piena forza… per cui… per il bene del mondo… “

Feith sorrise di nuovo, alzandosi.

“Per il bene del mondo…”Ripetè.

“Si… assolutamente… per il bene del mondo…”

“Per il bene… del mondo…”

“… del mondo…”

“… del… mondo…”

“Ah ah… del mondo…”

“Per il suo bene…”

“Per bene del mondo, d’accordo! Se lo dite in Cecoslovacco magari vi capite!”

Wesley sobbalzò, e probabilmente nell’attimo in cui si voltò una delle sue preziose coronarie dovette andare bellamente a farsi friggere… seguita da una sorella maggiore quando vide Giles fermo in fondo alle scale, con le braccia incrociate sul petto e una balestra in mano. Che li osservava come quello che sembravano… due perfetti idioti nella stessa stanza con una matta assassina che anziché sorvegliare l’asassina medesima perdevano tempo a farsi gli occhi dolci!

“Giles!” Esclamò.” Sono venuto a dare il cambio a Faith!”

“A provarci…”Lo contraddisse la ragazza. “E con che risultati!” Li schernì l’altro, avvicinandosi.” Avete la mia ammirazione!

Forza!”Sbuffò.” Fuori tutti e due!”

Wesley sollevò le spalle, guardandolo negli occhi.

“Non mi sembra assolutamente il caso.” Rispose. “ Tu hai alle spalle un viaggio intercontinentale ed è molto più necessario che sia tu ad essere riposato che io… per…”

“Ripeti un ‘altra volta per il bene del mondo…” Esclamò Giles. “ e non rispondo di me stesso!

Avanti… fuori! Torna a darmi il cambio fra quattro ore… e quanto a te… mi duole ammetterlo ma Wesley ha ragione. Tu, Buffy e Angel siete quelli che più dovete essere in forze stanotte…

E se lo ha capito Angel confido che lo farai anche tu…”

“Giles…”Riprovò Wesley.” Io penso…”

“Io penso che Faith sarà contenta se le farai compagnia…”

Wesley sgranò gli occhi, abbassandoli dopo un attimo verso la ragazza, mentre nella stanza echeggiava la risata di Drusilla.

“Non gli darai il tuo corpo!” Gridò.” Ne ora… ne tra un mese o un anno! Potrai solo bruciare, e bruciare, e bruciare… “

“Piantala!” Urlò Faith.

“Hai fra i denti il sapore del suo sangue… e hai sempre voluto di più… volevi che portasse via la tua verginità…”

“Sta zitta!” Faith avanzò di un passo, rossa di collera, ma Wesley la bloccò, prendendole gentilmente il polso.

“Lascia stare… così le darai solo ciò che vuole… se le mostri che può ferirti continuerà a farlo…”

“Giusto!” Esclamò Giles, chinandosi accando a loro.” Risolviamo il problema alla radice!”

E quando si rialzò, fra le mani, stringeva un grosso rotolo di corda.

“Qualche idea di come si lega e imbavaglia una vampira?!”

Di nuovo, gli occhi di Welsey e Faith si incontrarono.

E per la prima volta, i ricordi non li portarono a ritrarli.

“Qualcuna…”Annuì la ragazza.



Cordelia chiuse la porta, voltandosi poi lentamente.

Deglutendo, mentre piano lasciava che il volto di Lorne entrasse nel suo campo visivo.

E quando lui le sorrise, quel sorriso nervoso ne riportò alla mente un ‘altro, così amato e doloroso, mentre un fiume di lacrime le inondava gli occhi.

“Principessa…”Mormorò lui.

E Cordelia, senza esitare… lo schiaffeggiò.

Una, due, tre volte.

Mentre lui la guardava, ad occhi spalancati, senza indietreggiare di un passo.

“Per non avermi detto niente!” Singhiozzò. “ Per non esserti mai fatto vivo prima! E per avermi lasciata … per aver voluto fare l’eroe!”

“principessa, per piacere…”

“Sta zitto!” Urlò.

Gettandogli le braccia al collo.

E chiudendogli la bocca con un bacio.



“Ecco… “ Mormorò Angel, guardando le sue mani intrecciate a quelle di Kate. “ ora sai tutto… “

Le sfiorò il dorso con il pollice, e lei sbattè le palpebre, ricacciando indietro le ennesime, dolorosissime lacrime.

Per lui… per tutto quello che aveva sofferto… per tutto quello che aveva perso e a cui aveva dovuto rinunciare…

Per il suo dolore che le spaccava il cuore…

Perché era stato all’inferno e lei non lo aveva saputo…

E le faceva male… e le spaccava il cuore e lo stomaco, e le faceva desiderare di poter piangere la sua anima stessa…

Ma non poteva farlo…

Ancora una volta… doveva vincere ciò che sentiva dentro…

Quello che la distruggeva…

Per lui… per il mondo… anche se in quel momento, di nuovo, del mondo non le importava niente…

“Così…”Cercò di sorridere.” Se stanotte dovessi essere uccisa, saprò…”

“Così…”La interruppe lui.” Se stanotte dovessi essere ucciso, saprò di essere stato sincero con te… almeno adesso… “

Kate deglutì, cercando le parole per rispondere.

Erano nella stanza di lui, seduti sul suo letto, e c’ erano da più di un ‘ora.

Da quando Angel aveva mantenuto la sua promessa a Wesley ed era salito, insieme a lei, dopo essere andato nuovamente a controllare Spike, e averlo trovato ancora in terra, nel giardino. Addormentato come un ragazzo esausto.

Con Buffy che gli abbracciava la schiena e le lacrime ancora umide sul suo volto immortale.

Ma non aveva dormito… non si era nemmeno steso …

Si era seduto lì, con Kate accanto. E senza che lei gli chiedesse nulla aveva preso a parlare.

E le sue parole erano scese nel cuore di Kate… per quello che dicevano, e perché era lui a dirle…

E le diceva alei…

Perché con quelle parole, Angel le donava la sua anima.

“Se tu ti azzardi a farti ammazzare…” Mormorò, finalmente. “ se ti fai ridurre in cenere perché sei troppo stanco, o preoccupato perché Buffy Summers ha mandato in depressione tuo figlio… bè, allora ti consiglio di nasconderla bene la tua anima, perché ti posso assicurare che ti troverò… e allora sarò io a mordere te! E non sarà nemmeno piacevole!”

Incredibilmente, Angel le sorrise, allungando la mano per sfiorarle il volto.

“E non provare ad … allisciarmi!” Si ribellò lei debolmente. “Ci sono troppe cose che devi ancora raccontarmi… perché ti lasci schiattare così… e risparmiati anche le idiozie del tipo” tu resta qui al sicuro”… perché l’unico modo per trattenermi è rinchiudermi nella caldaia con quella vampira da brivido…

E del resto sarebbe stupido… sono anche io su questo mondo, per cui se falliamo è la fine anche per me… e…”

“Hai finito?!”

Kate sbattè gli occhi.

“No… ma credo che sia più che altro una reazione isterica… se preferisci mi metto a piangere…”

Di nuovo, Angel sorrise.

“Lo sai perché sono qui… invece che giù a dare il cambio a Wes, o a controllare mio figlio?”

“Perché tuo figlio sa badare a te stesso… è più importante che tu riacquisti le forze e per una volta ragioni con la testa anziché con il cuore?!”

Angel scosse il capo. E la carezza sulla sua guancia si fece più calda… più dolce.

“Io sono qui…”Mormorò piano.“Perché ragiono con il cuore…”

Si chinò su di lei, sfiorandole le labbra con la bocca. Lentamente. E prima che potesse accorgersene, Kate si ritrovò a rispondergli, con la mano intrecciata ai suoi capelli.

“Perché ti amo… “Le sussurrò Angel, baciandole con dolcezza il collo, e fermandosi sul segno del suo morzo, che percorse piano con i denti, lanciando scariche di piacere lungo la schiena di Kate. “ e non voglio… lasciarti… con il ricordo di… quello…”

“Tu non… “ Cercò di ribellarsi lei, ma Angel la zittì, tornando a baciarla sulla bocca.

Mentre la sua mano, piano, le sfiorava la pelle dell’addome.

“Shh…”Mormorò, distendendola sul letto.

“Tu… non…”

Sentì la pelle di Angel sulla propria, e le mani le volarono sulla sua schiena, accarezzandola. Sentendone i muscoli che si tendevano mentre lui muoveva le braccia sul suo corpo.

Sfiorandolo. Adorandolo.

“non… ti farai…”

Boccheggiò, ricambiando il suo bacio. Lottando per mantenere la lucidità necessaria per finire quella frase.

Come se da quella sola frase dipendesse la vita di entrambi…

Ma era così difficile… così difficile pensare mentre si spogliavano a vicenda.

E parlare, mentre la freschezza del corpo di lui sembrava assorbire il fuoco del suo.

Dio… il mondo poteva finire fra sette ore…

E ancora non le importava…

Perché lui era dolce, e appassionato… perché faceva l’amore con Kate come lei non aveva mai nemmeno sognato… come non aveva mai nemmeno osato sperare…

Perché c’era la sua anima in quel baci, in quelle carezze, in quei movimenti lenti, profondi, dolcissimi, che la staccavano dal mondo e dalla realtà…

Perché c’era il suo cuore nel calore che le dava… c’era tutto ciò che Angel era…

Perché non lo faceva per disperazione, e nemmeno per gratitudine.

Ma perché aveva bisogno di lei, quanto Kate aveva bisogno di Angel.

Perché l’amava.

Perché era suo… almeno adesso… era completamente suo…

“… non ti farai… uccidere…” Ansò, e la sua mente sembrò finalmente esplodere.

E, con un bacio, che era tutto il fuoco della sua anima, si abbandonò all’amore di Angel.



Wesley sospirò, scotendo leggermente il capo, il cuore che gli pesava in petto come un macignio. Come l’amarezza, che gli inaspriva la bocca.

“No, signore…”Mormorò.” Non era nulla di importante…”

Attaccò. Prima che dall’altra parte potessero rispondere.

Prima che potessero ferirlo di nuovo. Sapendo che quella sarebbe rimasta una costante della sua vita… qualunque fosse stato il destino del mondo…

E che persino se l’umanità fosse finita quella notte, suo padre avrebbe trovato il modo di ferirlo ancora.

E di farlo sentire ancora un bambino infelice.

“… era… occupato…”Mormorò piano.” lui è sempre molto… occupato…”

Davanti a lui, seduta sulla scrivania, Faith annuì, ondeggiando le gambe oltre il bordo di legno.

“Immagino!

Lo sai “ Esclamò.” Quando ti ho visto la prima volta a Sunnydale, ho pensato che dovevi vivere in un castello… col maggiordomo che la mattina ti portava a letto giornale e caffè…”

Wesley sorrise, alzandosi.

“Il maggiordomo si chiamava Onsey… e non mi trovava mai a letto perché passavo le mie notti al Concilio… a studiare…”

le arrivò accanto, e si ritrovò a guardarla. E a chiedersi perché le stesse raccontando di se più di quanto non avesse mai fatto.

“A Londra…”Continuò.” Avevo un monolocale che era quanto la camera di Angel…”

“Ti detestavo allora…”Confessò Faith.

Giocherellava con i bottoni della sua camicia, passandoseli fra le dita. E non c’era niente di seduttivo nel suo gesto. Sembrava che nemmeno si fosse accorta di stargli così vicina.

Ma che semplicemente ci stesse… bene…

“Lo so… mi detestavo anch’ io allora…”

“Oh, il mio era solo un modo per scaricare addosso a un altro le mie colpe… però…” Sollevò il volto, sorridendogli come una bambina.” Credevo anche anche tu fossi carino…”

Wesley sollevò le sopracciglia.

“Carino?!”

“Carino… e lo saresti stato anche di più… senza tutto quel gesso addosso!”

Wesley rise, scotendo il capo. Ma prima che potesse aggiungere nulla Faith saltò giù dalla scrivania, allargando le braccia.

“Allora!”Esclamò” Hai sentito Giles! Fammi divertire!”

“Eh?!” Sgranò gli occhi, e la sua espressione dovette essere molto comica, a giudicare da quella di Faith.

“Si, si! “Esclamò , ridendo.

Gli prese la mano, tirandolo verso di se.

“Avanti “Lo incitò. “ usciamo!”

“U… usciamo?!” Ripetè.” Ma, Faith… tu dovresti riposare…”

“Oh, avanti, Wes… “Gli prese anche l’altra mano, stringendola forte.” Non riuscirei a dormire! Sono due anni che non faccio una passeggiata… e quando tutto sarà finito dovrò tornarmene in galera!

Ti prego…”

“Io… fra quattro ore devo dare il cambio a Giles… e inoltre potrei…”

“Per quattro ore, allora !… poi dormirò, promesso! Dai, Wes… ti prego! Io voglio andare per le strade, voglio odorare la gente, voglio guardare le vetrine!

Voglio mangiare da Mec Donald!”

Wesley rise ancora… ma aveva già capitolato.

“Hamburger e patatine… è proprio indispensabile?!”

“Sii… assolutamente!”

“Non mi potrei astenere?!”

“Neanche per sogno! Sei un Osservatore, devi condividere tutto con la tua Cacciatrice…”

Rideva ancora, ma Wesley strinse più forte le sue mani, fermando il suo cammino all’indietro.

Ed era serio, molto serio, quando le parlò.

“Faith... “ io non sono il tuo Osservatore, e non voglio esserlo.

Io ho fallito come Osservatore…”

“E io ho fallito come Cacciatrice… una coppia perfetta… non trovi?

Magari… siamo anime gemelle anche noi… almeno… a sentire Drusilla…”

Wesley aprì la bocca per rispondere, ma non lo fece mai..

Perché Faith lo zittì con un bacio rapidissimo, che cancellò dalla sua mente qualsiasi pensiero razionale.

Madre di Dio… e questo che cosa voleva dire?!

“Avanti… andiamo?!” Esclamò Faith, e per un attimo, solo per un attimo, abbassò gli occhi.

Lui non rispose, ma il cuore gli batteva forte. Più di quanto non avesse mai fatto a sedici anni.

E… questo… cosa voleva dire?!