Dreamwatch - "Dead man talking "

"Il non morto Spike ora è davvero morto, avendo portato il big one nel finale di Buffy, Chosen, ma James Marsters è di nuovo in azione nella nuova stagione di Angel"

di Steve Dexter.

Traduzione di Anna

James Marsters era morto quando questa intervista ha avuto luogo, ma ora è a malapena in un limbo. C’è da dire che Spike muore in Chosen, il finale di serie, di Buffy the Vampire Stayer, ma prima che l’episodio andasse in onda la WB ha annunciato che Marsters – e Spike – si sarebbero trasferiti in Angel, che il network ha rinnovato per una quinta stagione. E’ stato un lungo viaggio per Spike, uno che l’attore James Marsters è stato felice di rivivere per dreamwatch, mentre raccontava con dovizia di particolari l’arco di Spike nel corso dei suoi giorni in Buffy.

"Non sono sicuro che Joss avesse consciamente un piano per Spike" dice Marsters riferendosi al creatore di Buffy ed Angel, Joss Whedon, l’uomo che l’ha assunto, lo ha trasformato in un regular, lo ha ucciso, poi nuovamente assunto. "Non so se avesse un grande arco già pianificato quando mi ha assunto, o quando ha messo su carta il personaggio. Credo che Spike fosse stato pensato originariamente come un cattivo di breve durata, un ragazzo oggetto per Drusilla [Juliet Landau]. Drusilla era il personaggio principale, credo, e non l’ho chiesto a Joss, ma la mia impressione è che Angel [David Boreanaz] dovesse divenire cattivo dopo aver dormito con Buffy [Sarah Micelle Gellar] e prendersi una nuova ragazza, come accade spesso al liceo. Quella ragazza sarebbe stata Drusilla. Ho la sensazione che mi avrebbe ucciso come uno dei suoi primi atti da cattivo. Sono andato avanti come cattivo usa e getta e dico così perché nell’universo di Joss il cattivo non è figo. Il cattivo è da eliminare. È uno dei motivi per cui i vampiri nel telefilm sono brutti. L’unico vampiro ad avere il suo bel viso ed i canini aguzzi è stato Dracula. Il resto di noi quando si trasformano in vampiri devono spaventare, o disgustare. Quindi avevano costruito il personaggio come estremamente pericoloso, ed estremamente figo. Non credo l’avrebbero messo su fino a quel punto se non fossero stati intenzionati ad ucciderlo. Ma non lo hanno fatto, ed io ho finito la stagione."

Essendo sopravvissuto per tutto l’anno, Marsters aveva pensato che i suoi giorni come Spike fossero decisamente contati. "Che cos’era la seconda stagione? Era finita lì. Il divertimento era finito e non c’erano davvero piani per farmi tornare." Ammette l’attore "Joss spesso fa tornare dei personaggi per un episodio, così pianificò un episodio nel quale Dru e Spike tornavano in città. Fortunatamente per me, e sfortunatamente per Juliet Landau, lei non era disponibile. Era occupata a girare un film così Joss riscrisse l’episodio per farlo essere più su Spike. Scoprì che Spike in realtà faceva davvero pena. Era un povero ubriacone dal cuore spezzato quando lo abbiamo visto nella terza stagione, ed in quella stagione io ci fui in un solo episodio."

EDUCANDO SPIKE

Quell’apparizione come ospite doveva gettare le basi per un ritorno più permanente di Marsters in Buffy.

"E’ stato il guardare l’episodio nel suo insieme e vedere che ero davvero disponibile ad abbracciare quell’aspetto del personaggio che rese Joss interessato a portarmi nel cast come regular. È stato solo quando Spike è diventato buffo e vulnerabile e probabilmente meno sexy e pericoloso che Joss ha davvero pensato, ‘Beh, ehy, questa è una persona con la quale posso esplorare l’umanità’ così quando sono entrato davvero nel telefilm a tempo pieno, hanno davvero evidenziato una sorta di vampiro senza denti. Mi hanno messo un chip in testa, ed era davvero il guardare qualcuno essere totalmente disconnesso dalla sua fonte di potere. Lo vedevate essere davvero miserabile ed a quel punto ero a tutti gli effetti il vicino di casa strampalato. Arrivavo un paio di volte ad episodio per complicare un po’ la scena e me ne andavo. È stato figo per un po’." L’approccio però poteva essere interessante solo per un po’, sia per l’attore che per il pubblico. Marsters sapeva che se Spike fosse rimasto nel telefilm, il personaggio doveva essere ulteriormente sviluppato. "Mi sono preoccupato quando mi hanno messo negli abiti di Xander [Nicholas Brendon], ma quella è stata l’unica volta in cui sono stato quasi licenziato da Buffy." Marsters continua: "Indossavo una camicia hawaiana in sala trucco e me ne stavo lamentando: ‘pensavo di star interpretando Spike, non sapevo che avrei interpretato Urkel [un personaggio della serie televisiva: otto sotto un tetto]’ Joss ne sentì parlare e questo accadde prima che ci conoscessimo bene. Non sono uno che si lamenta sul set, ma lui se la prese. Era tipo: ‘Quell’ingrato! È licenziato!’ ma fortunatamente non è accaduto"

Ciò che ha salvato Spike e garantito a Marsters un lavoro per qualche altro anno è stata la decisione di Whedon di porre Spike lì dove era stato Angel. "E poi c’è stata questa idea di mettere insieme Buffy e Spike, e questo è cominciato nella quinta stagione e culminato davvero nella sesta. Ero dell’idea che Spike dovesse innamorarsi di Buffy, perché credevo dentro di me, che il chip non fosse la più forte delle idee." Sostiene Marsters: "Pensavo fosse più interessante che lui avesse un vero motivo psicologico per volersi riformare, per guardarlo scegliere di essere buono e quanto potesse essere frustrante. Non ho mai pensato che Buffy dovesse ricambiare quei sentimenti. Credevo solo che lei dovesse torturarlo tutto il tempo e l’ho riferito a Joss. Mi fece l’occhiolino e disse: ‘Beh, sai, sto scrivendo il telefilm, ed ho qualcosa in mente di un po’ più complesso’ così Spike è diventato l’interesse romantico "

Essere l’interesse romantico non sarebbe mai stato semplice per un personaggio come Spike, e non c’era gusto a replicare la storia d’amore tra Angel e Buffy, così fu fatta un’altra scelta. "Ciò ha portato ad una svolta piuttosto oscura nella sesta stagione" fa notare Marsters. "Divenni il ragazzo cattivo che molte ragazze hanno ella loro vita, il ragazzo cattivo che può essere molto sexy e pericoloso e che accende la sensualità, ma con cui le ragazze finiscono bruciate. La storyline si svolse così drammaticamente che pensavo il personaggio dovesse essere ucciso, non sapevo se potesse essere redento dopo la sesta stagione."

Il dubbio è stato velocemente superato una volta cominciata l’ultima stagione di Buffy e gli sceneggiatori hanno visto un nuovo, fondamentale ruolo per Spike per l’apice della serie. "La redenzione era troppo accattivante per gli sceneggiatori, così hanno deciso di fare un passo indietro e ridargli l’anima. Così, nell’ultima stagione, stava facendo il percorso dell’uomo redento o dell’uomo che provava ad avere una possibilità di redimersi. La domanda era: come puoi redimerti dopo secoli di omicidi?"

I SETTE PECCATI

Con l’inizio della settima stagione, nessuno sapeva con certezza cosa il futuro riservasse a Spike, Buffy o la serie stessa. Si vociferava che il telefilm sarebbe terminato mentre era ancora al top, ma poi sono circolate voci secondo cui Whedon avrebbe provato a mettere su un’altra stagione. In seguito, si è detto che la Gellar voleva andarsene, ma che l’attenzione si sarebbe spostata su Dawn (Micehelle Tratchenberg) o una delle SIT o forse Faith (Eliza Dushku). Alla fine, la Gellar ha annunciato la sua decisione di voler mettere da parte i paletti, e Whedon ha seguito con la notizia che Buffy avrebbe chiuso.

"Sarah aveva palesato piuttosto chiaramente che sette anni erano il massimo che potesse fare, cosicché non è stata una sorpresa sentire che avrebbe lasciato" dice Marsters, "Sono rimasto sorpreso dalle voci su uno spin-off. Pensavo ci fosse abbastanza interesse da parte delle persone che volevano continuare a guardare i personaggi, ma allo stesso tempo, il telefilm si chiama Buffy…e loro non avevano più Buffy, così non è stata una grande sorpresa che volessero terminare quando lei se ne è andata."

Whedon, la co-produttrice esecutiva Marti Noxon ed il resto della squadra degli sceneggiatori hanno sempre saputo che il telefilm sarebbe potuto finire con l’ultimo episodio della settima stagione. Quando si è saputo ufficialmente che la fine era vicina, si sono organizzati per un finale in crescendo. Il primo è divenuto più minaccioso, il perfido Caleb ( Nathan Fillion di Firefly) ha portato caos a Sunnydale, ed Angel è tornato a Sunnydale per dare una mano. E poi, nell’ultimo episodio, Chosen, la situazione precipita. Quando la polvere si è posata, Anya (Emma Caulfield) e Spike erano morti.

"Volevo che lui morisse ottenendo redenzione." Spiega Marsters. "Dal momento in cui si è diretto verso quella traiettoria, ho creduto che l’unica cosa soddisfacente per lui fosse che almeno facesse un valoroso tentativo di redenzione, per mostrare davvero che ce la stava mettendo tutta. Come ti redimi da una vita intera di omicidi senza essere banale in merito? Il pubblico può volermi redento, Joss può volermi redento, ed io posso volere il mio personaggio redento, ma nel momento in cui provi a farlo in un telefilm settimanale, e il suo trascorso è che ha ucciso persone per secoli, diventa un po’ complicato. E questo è proprio ciò che Joss fa meglio. Fa l’impossibile, e fa quello che gli altri sceneggiatori dicono: ‘No, beh, non puoi fare proprio questo…’"

Per Marsters quel finale, è stato ciò che Joss Whedon e lui stesso avevano costruito per un paio d’anni. "Sforzarsi per ottenere quel tipo di risonanza emotiva è ciò che fa gli artisti, e non ci dovrebbe intimidire. Credo che il redimere Spike sia qualcosa che la gente abbia voluto per molto tempo, dentro di se. Ho visto in giro molte t-shirts che dicevano ‘Amore. Redenzione. Spike.’ L’amore di Spike per Buffy l’ha indirizzato nel suo percorso per riavere l’anima. È stato molto, molto più doloroso di quanto si aspettasse. Lo ha fatto impazzire. Ha cominciato davvero a comprendere che una grossa parte dell’essere umano è l’auto disprezzo. Credo che volesse davvero salvare se stesso, non per Buffy, ma per se stesso.

Non puoi cambiare davvero per qualcun’altro" conclude Marsters che ha passato la sua estate in tour con la sua band, i Ghost of the Robot, e comincerà a lavorare in Angel a fine estate. "Alla fine è per te stesso che lo devi fare. Penso che avrei detto che l’avrebbe fatto per Buffy alla fine della scorsa stagione, ma dopo quanto è accaduto nel corso di questa stagione, credo che sia voluto diventare una persona migliore per se stesso. E lo ha fatto"