Di pioggia, dolore e sangue

Disclaumer: i personaggi citati non mi appartengono e non vengono usati a scopo di lucro. L’autrice scrive per puro piacere personale (e per la gloria ^_^) e non intende violare alcun copyright
Summary: l’anima torna nel corpo di un vampiro. e…
Pairing: nessuno
Timeline. Sesta stagione btvs, dopo “the grave”
Raiting: g, per stare sicuri
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Di pioggia, dolore e sangue

Pioggia.

Rumore battente. Fango. Buio.

Freddo. Soprattutto freddo.

Non aveva fatto caso a quanto fossero viscide le pareti di quella caverna…

Né a quanto sembrasse incolore e inodore il mondo.

Spike si sentiva essere come sotto l’effetto di un qualche anestetico

Oh, bè… naturalmente non che non fosse doloroso…

Ma il male, quello più profondo, più viscerale, più acuto, quello doveva ancora sentirlo.

Troppo annebiato com’era dal male fisico.

Ma quello devastante delle colpe. Del rimorso. Dell’irreparabile.

Sarebbe arrivato presto.

Sputò un fiotto di sangue e bile rossiccia.

Non aveva fatto caso a quanto sembrassero indelebilmente sporche le sue mani.

Sentiva la consistenza cedevole del terriccio umido sotto le palme. Sotto le unghie.

Solo da questo si rese conto di essere inginocchiato.

No, di essere rannicchiato in terra. In posizione fetale.

E di sentire il sapore salato e amaro sulla bocca.

Sollevò lo sguardo sullo stregone africano che lo sovrastava.

Le sue pallide labbra si schiusero in un’espressione che non era un sorriso.

E non era una smorfia di dolore.

Rasseganzione, forse.

O soddisfazione per aver ottenuto quello che meritava.

Si sollevò in piedi. Tremando.

Cercando di mettere, per puro orgoglio, un piede dietro l’altro.

Ora veniva la parte più difficile.

Percepì una brezza che soffiava, appena arrivò di nuovo all’aria aperta.

E quando vide le gocce d’acqua trabbocare dal cielo come da un grosso vaso stracolmo, d’impulso si lasciò toccare dalla pioggia. Lasciò che la polvere, il sangue e il fango che ricoprivano come una patina informe il suo corpo, venissero lavate via.

Si chiese, mentre l’acqua scorreva libera e purificatrice su di sé, se sarebbe mai stato tanto fortunato da trovare qualche solvente adatto a detergere anche lo sporco assoluto che lordava le sue mani bianche…