Il dono di San Valentino

Autore Dany
Spoiler: 3 stagione di Angel.
Disclaimer:  i personaggi descritti appartengono a Joss Whedon, David Greenwolt. Non è mia intenzione   violare alcun copyright.

Il dono di San Valentino

La luce filtrava appena dalla finestra, creando effetti di luce nella stanza.

Cordelia era nel suo letto, sotto le coperte, usandole come scudo verso il senso di solitudine che la opprimeva.

Si sentiva sola...

Nonostante Angel.

Nonostante Wesley.

Nonostante Lorne.

Era il giorno di San Valentino.

Il giorno degli innamorati.

Tante persone felici che si sarebbero scambiate regali e promesse.

Il giorno in cui si sogna di rimanere per sempre accanto alla persona amata.

E lei era sola. In una casa vuota.

Credendo di non poter più amare.

Perché un ragazzo l'aveva tradita.

Ed il vero amore l'aveva abbandonata.

Una lacrima le solcò il viso.

Dopo anni sentiva ancora lo stesso dolore, lo stesso vuoto incolmabile.

Doyle...

Sempre e solo Doyle.

Doyle, la metà di un uomo.

Doyle, la metà del suo cuore.

Cercava di cacciare indietro le lacrime, si ripeteva che doveva essere forte.

Ma era troppo facile lasciarsi andare alla disperazione, quando era sola nella sua casa.

Quando la solitudine le entrava dentro e la riempiva come un virus letale.

Sorrise amaramente, pensando a quando gli fece vedere per la prima volta il suo appartamento.

E poi le salì alla mente il ricordo del loro bacio.

Un solo bacio.

L'unico che avesse mai significato veramente qualcosa per lei.

Il bacio di Doyle, portatore di un dono che per quanto fosse doloroso lei custodiva gelosamente, come se fosse figlio loro, come se fosse il frutto del loro amore.

Il ricordo di quell'unico bacio... il ricordo del loro addio.

L'ultima volta che aveva visto i suoi occhi.

L'ultima volta che aveva sentito la sua voce.

L'ultima volta che si era sentita veramente completa.

E mentre la baciava Doyle sapeva che quello era un addio.

Ma lei no, Cordelia stava appena realizzando l'importanza di quel gesto.

Un gesto che le aveva fatto sbocciare una vita dentro.

Che aveva unito i loro cuori.

Che le aveva aperto gli occhi, facendole comprendere in un attimo che avrebbe voluto passare con lui il resto dell'eternità.

Ma fu solo un attimo.

E poi il dolore più grande della sua vita.

Vedendo il suo amore lanciarsi contro la morte.

Sacrificando la sua vita per amore.

Per amore di un amico.

Per amore della ragazza che adorava.

E Cordelia ferma... con le spine nel cuore.

Guardando il suo amore bruciare....

Vedendo sfumare la sua unica possibilità di felicità.

E nel silenzio del suo dolore le grida di Angel....

Un breve attimo di atrocità.. straziante. Inverosimile.

L'aveva trovato e perso nello stesso istante.

Doyle era scomparso, portando con sé una parte di Cordelia.

E dopo anni lei non riusciva ancora a dimenticarlo, o a starci meno male.

La gola le bruciava mentre la barriera che aveva eretto intorno a sé crollava.

Stringeva il cuscino, singhiozzando affannosamente.

Un fazzoletto la raggiunse, portato dal suo amico invisibile, Cordy lo prese per asciugarsi le lacrime.

Ma non serviva.

Cordelia era disperazione.

Sentì una mano accarezzarle i capelli.

Ed una voce, che non poteva confondere: "Sono qui Principessa, va tutto bene"

Cordy teneva gli occhi chiusi, per assaporare in pieno quel momento, per fingere che lui fosse veramente lì con lei, invece che una sua allucinazione.

La mano continuava ad accarezzarla.

Lentamente.

Dolcemente.

Era una strana sensazione di pace, una pace che non provava più da tanto tempo.

Aprì gli occhi.

Ed era ancora lì.

Reale.

Stupendo come nei suoi sogni.

Doyle, che la guardava con i suoi occhi azzurri, che le accarezzava il viso per asciugarle le lacrime.

E Cordelia lo guardava,

trattenendo il respiro,

e con gli occhi, con i suoi profondi occhi nocciola, gli raccontava l'oceano di emozioni che aveva dentro.

C: "Doyle...?"

Lui le sorrise.

Cordy gli buttò le braccia al collo, piangendo, stringendolo, ridendo e ancora piangendo.

Lui la teneva vicina a sé, senza dire una parola.

Toccandola..

Accarezzandola..

Baciandole i capelli...

Respirando il suo profumo...

Piangendo.

Cordelia non capiva.

Ma non le interessava capire.

Voleva solo tenerlo lì, vicino a lei.

Le interessava solo stare fra le sue braccia.

Le interessava solo vivere.

Vivere con lui.

Vivere di lui.

Realtà o sogno che fosse.

Dopo infiniti momenti si guardarono nuovamente negli occhi.

Ed il tempo si era fermato lì.

Improvvisamente tutti quegli anni di dolore svanirono.

Cancellati dall'infinita felicità che li riempiva.

Cordy lo guardava negli occhi, cercando una risposta.

Cercando di capire se il ragazzo davanti a lei fosse veramente il suo amore.

E non un demone feroce che la stesse prendendo in giro.

Doyle capì i suoi dubbi.

Senza bisogno di parole.

La baciò.

A lungo... profondamente.

E quel gesto fu la prova che era lui.

Cordy ne aveva la certezza.

In un attimo ogni dubbio sparì.

Solo Doyle poteva farle provare quella emozione.

Solo lui poteva farle crescere dentro quell'amore che era nato al loro primo bacio.

I loro corpi si stringevano l'un l'altro.

Le mani accarezzavano la pelle fremente.

Traevano la vita stessa dal contatto che li univa.

Doyle la stringeva a sé con trasporto e dolcezza.

La baciava con passione.

Di continuo.

Nutrendosi di lei.

Del loro legame.

Fecero l'amore.

Ed era come la prima volta.

Ed era la prima volta.

Lo fecero con calma, assaporando ogni attimo, ogni emozione.

Cordelia non aveva mai fatto l'amore.

Era stata con un ragazzo solo perché le ricordava Doyle.

Ma l'amore... quello poteva farlo solo con il ragazzo che la teneva fra le braccia in quel momento.

Rimasero sdraiati l'uno accanto all'altra.

I corpi nudi vicini.

Le labbra che continuavano a cercarsi avidamente.

C: "Mi sembra un sogno.. come... come hai fatto a tornare?"

Doyle sorrise: "Sono stato l'incubo dei P.T.B. per tutti questi anni. Li ho implorati di darmi ancora un momento da vivere con te.

Gli ho chiesto il permesso di dirti addio."

Cordy lo guardava tristemente: "Di dirmi addio? Cosa vuol dire? Mi lascerai di nuovo?"

D: "Purtroppo questa è solo una licenza. Un dono che ci è stato fatto. Non sai quanto mi piacerebbe poter restare con te. Per sempre.

Poterti stringere a me tutti i giorni."

Cordy piangeva ed era arrabbiata: "Ma se avresti potuto tornare.. anche solo per dirmi addio. Perché non l'hai fatto prima?"

D: "Speravo che con il tempo mi avresti dimenticato. Speravo che standoti alla larga avresti trovato posto nel tuo cuore per un altro ragazzo. Ma poi ho capito che mi amavi. Esattamente come io amo te. E non potevo sopportare di vederti sola. Non oggi"

C: "Io ho bisogno di te ogni giorno. Ho bisogno di entrare in ufficio e trovarci te ed Angel a ridere. Ho bisogno di sapere che sei accanto a me."

D: "E lo sono. Sono stato con te sempre. Anche se non mi puoi vedere. Chi pensi che sia il fantasma che vive con te?"

C: "Tu?... sei sempre stato qui e non hai fatto niente per farmelo capire?"

D: "Ti ho dato il mio amore.... Ti sono stato vicino. Ho cercato di proteggerti"

C: "Non posso crederci... per tutti questi anni mi sono sentita sola. Ti ho odiato per avermi abbandonata. E tu eri qui... e mi sarebbe bastato parlarti per farti sapere quanto mi mancavi. Per farti sapere che Ti Amo. Si Doyle, ti amo. E te lo dico adesso perché in passato sono stata talmente sciocca da non accorgermene. Ti Amo. In una maniera talmente forte da togliere il fiato."

D: "Principessa...Ti amo. E ti amerò per l'eternità"

Si abbracciavano.

Piangendo.

Ripetendosi in continuazione quelle due parole "Ti Amo"

C: "Avevo dimenticato la pace che provo guardandoti negli occhi.

Avevo dimenticato quanto bastasse la tua sola presenza a rendermi felice.

Non mi importa se sparirai di nuovo.

Adesso tienimi con te.

Voglio fingere che tutto questo sia eterno.

E se non puoi allora portami con te.

Paradiso o inferno.

In qualsiasi dimensione sia necessario.

Solo tienimi con te. Come adesso.

Regalami il mio paradiso.

(toccandogli il petto) E' qui. Lo sento che batte. E' il mio cuore. Ma l'ho donato a te. Non posso e non voglio riprendermelo. Custodiscilo.

Amalo.

Nutrilo.

E' tuo, ed io con lui"

Doyle la guardava con gli occhi colmi di lacrime: "Ti amo. Ed in un'eternità non potrò amare nessuno diverso da te. Ma non posso incatenare il tuo cuore. Perché voglio che tu sia felice. Anche se con un altro. Tu devi vivere.. e amare"

C: "Io non posso amare! Non posso amare nessuno che non sia tu. Credi che non ci abbia provato? Credi che non abbia cercato di strapparti via dal mio cuore? Dannazione Doyle, non posso! Non ci riesco. Perché sono fatta di te.

Contro ogni razionalità.

Ok, è vero. Amo uno spirito, un fantasma. Ma è sempre meglio di un uomo che ripudierei!"

Doyle sentiva come una morsa al cuore.

Era tornato da lei, e non aveva pensato che potesse essere così doloroso, e così piacevole contemporaneamente.

Avrebbe voluto prometterle di restare, ma non poteva.

I P.T.B. erano stati chiari... solo un giorno. Un gesto di riconoscenza per quello che sia lui che Cordy avevano fatto nella lotta contro il male.

Ed era era davanti a lui.

La ragazza che aveva adorato in silenzio per mesi.

Il suo oracolo.

La sua principessa.

Ed era lì.. che piangeva per lui e gli dichiarava il suo amore.

E gli diceva le parole che aveva sempre sognato di sentirsi dire.

La voce di Cordelia lo distrasse dai suoi pensieri...

C: "Angel! Angel... vorrà vederti. Mio Dio Doyle. Da quando te ne sei andato non l'ho più visto sorridere.

Solo adesso che ha il piccolo Condor è più sereno. Ma tu hai sacrificato la tua vita per impedirgli di uccidersi.

Lui deve vederti"

D: "Non posso. Sei l'unica persona in grado di vedermi o sentirmi. Ma ti prego, dagli un messaggio da parte mia.

Digli che sarà un ottimo padre.

Digli che gli voglio bene. Come ad un fratello.

Digli di vegliare su di te da parte mia, altrimenti lo strozzo!

E digli che è stato un idiota a lasciarsi sfuggire quella Kate.

E digli che mi manca.

Mi mancate entrambi, anche se sono sempre con voi"

Cordelia era accanto a lui, e lo guardava con profondo amore.

C: "Gli dirò tutto quello che vuoi. Ma adesso vieni qui.."

Dicendo queste parole lo fece avvicinare a sé,

si baciarono e fecero l'amore.

Infinite volte.

Vivendo ogni attimo al massimo.

Dichiarando l'amore reciproco che li univa.

Poi si addormentarono abbracciati.

Felici.

Sfiniti.

Cordelia si svegliò qualche ora dopo.

Ma Doyle non era più accanto a lei.

Era andato via mentre lei dormiva, perché voleva evitarle un altro addio straziante.

Ma Cordelia non era più disperazione.

Adesso sapeva, sapeva che lui era lì con lei.

Sempre.

E sapeva che si sarebbero riuniti.

Perché l'unico paradiso al quale poteva pensare erano le sue braccia.

C: "Aspettami amore mio. Il tempo volerà e saremo ancora noi. Insieme"